Una spider sul ponte

Questa sera ci occupiamo di automobili e di giochi a carte.

La parola inglese spider significa "ragno". Che cosa c’entra con l’automobile sportiva che noi chiamiamo "spider"? La storia è interessante e controversa. Alcuni dizionari ricordano che spider è il nome dato un secolo e mezzo fa a una carrozza con le ruote molto grandi e le sospensioni molto lunghe, che in effetti può ricordare la forma di un ragno. Ma alla "spider" non assomiglia proprio, direi anzi che è quanto di più diverso si possa immaginare. L’origine probabilmente è un’altra: dalla parola speed "velocità" sono derivate, nella prima metà del nostro secolo, le parole speedster e speeder per indicare le auto sportive veloci. La parola speeder è stata adottata dai francesi, che non solo la pronunciano spidèr ma la scrivono anche con la i invece delle due e. Noi l’abbiamo importata dal francese in questa forma, trattandola però come se fosse una parola inglese e pronunciandola [spaider]. C’è stata quindi prima una modifica della grafia per adattarla alla pronuncia, poi una modifica della pronuncia per applicare una regola — o presunta tale — che invece in quel caso non ha motivo di essere applicata. Ma tant’è, continueremo a chiamare "spider" quella che nella lingua inglese degli inglesi, da quando è passata di moda la parola speeder, si chiama da decenni a convertible — una "convertibile."

La parola bridge non significa "ponte" — almeno, non quella che si riferisce al gioco. Infatti le parole inglesi bridge sono due: una di origine germanica, che significa "ponte" e che si collega al tedesco Bruck: la città austriaca di Innsbruck prende il nome dal ponte sul fiume Inn così come Cambridge prende il nome dal ponte sul fiume Cam. L’origine dell’altra parola è incerta, ma con ogni probabilità è la stessa della parola italiana "briscola," che in effetti è un gioco della stessa famiglia. Quando durante il regime fascista è stato proibito l’uso della parola bridge e si è cercato di imporre come nome "il gioco del ponte" si è quindi commesso un errore. Non solo, ma poi qualcuno ha cercato di giustificarlo dicendo che nel gioco del bridge si crea un ponte tra i due compagni di squadra — come se questo non valesse per tutti i giochi a coppie.

Aveva ragione un comico di quell’epoca che diceva che certe cose trovano sempre uno stupido che le inventa e un cretino che le perfeziona.